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Zanicchi: "Scrivere è la mia gioia più grande"

La fantasia, ma soprattutto "i posti che ho amato. Li conosco troppo bene per non raccontarli. E poi la gioia che provo quando scrivo non me la dà nemmeno la musica". C'è tanto della vita di Iva Zanicchi, degli odori e dei paesaggi della sua infanzia, di quelle terre dell'Appennino tosco emiliano in cui è cresciuta, così come della passione che mette in tutte le cose che fa nel romanzo "Un altro giorno verrà", edito da Rizzoli. Il libro, una saga familiare che attraversa l'intero Novecento, racconta l'Italia di tanto tempo fa, ma anche una metropoli come New York, ed è popolato da personaggi indimenticabili, per lo più maschili, tutti di straordinaria volontà e dignità. "La scrittura mi fa vivere sensazioni incredibili e mi porta in altri mondi. Io in questo modo vivo, divento i miei personaggi", dice in un'intervista l'amatissima cantante, reduce dal Festival di Sanremo, che in autunno sarà nel cast di "Ballando con le stelle" e nel 2023 tornerà in teatro. "Ho iniziato il libro mentre ero malata di Covid, partendo dall'idea di un nonno che alleva il suo nipotino. Ma non sapevo poi dove sarei andata a parare". Da donna è molto brava a raccontare i personaggi maschili nel suo libro, calandosi nei loro panni. "Sono felice che si noti. Io del resto sono cresciuta come un maschiaccio, giocavo a biglie, a bocce, cercavo i nidi degli uccelli", racconta ancora, "sono stata abituata al rispetto verso l'uomo, il padre, i fratelli, li guardavo con un amore diverso. So che è sbagliato, però sono cresciuta così. E il mio libro l'ho dedicato a mio fratello Antonio scomparso da poco".


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