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In conversazione con Ivan Antonio

Intervista al pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano che ha da poco lanciato il suo ultimo disco “Amore e Psiche”. Pink Floyd, Queen e musica classica fra le sue influenze artistiche.


Un artista che ha iniziato presto a studiare e produrre musica in vari generi e stili.


La molla è scattata quando ho realmente capito di voler vivere (nel bene e nel male) di Musica. Non riuscirei ad immaginare la mia vita in altro modo.

Ciao Ivan, Qual è stata la molla che ti ha portato a rendere la musica da passione a professione?


La molla è scattata quando ho realmente capito di voler vivere (nel bene e nel male) di Musica. Non riuscirei ad immaginare la mia vita in altro modo.


Puoi raccontarci qualcosa sul tuo nuovo lavoro discografico “Amore e Psiche”?


Questo progetto è nato grazie ai vari lockdown che ci sono stati. Grazie a tutto quel tempo libero sono riuscito a riappropriarmi di un esigenza che ho sempre avuto. L’album è genuino ed ispirato a varie situazioni vissute nell’ultimo periodo. Credo che sia tutto molto chiaro e fruibile, sono evidenti i diversi stati emotivi che mi hanno ispirato come gli stessi soggetti descritti. Il mio è un linguaggio semplice e spontaneo, c’è poco di costruito e concettuale. Ovviamente questa è la mia idea.


Ivan ci svela...

Sono cresciuto con gli album dei Pink Floyd e dei Queen, mi hanno accompagnato loro in tutta la fase adolescenziale. Poi crescendo mi sono avvicinato grazie agli studi in conservatorio agli autori classici.


Quali sono i generi musicali che ami ascoltare (e chi in particolare artista/gruppo)?


Sono cresciuto con gli album dei Pink Floyd e dei Queen, mi hanno accompagnato loro in tutta la fase adolescenziale. Poi crescendo mi sono avvicinato grazie agli studi in conservatorio agli autori classici. Posso dire che oggi mi piace ascoltare tutta la musica fatta bene, dalla “classica” alla musica leggera.


C’è un episodio (o un incontro) nella tua carriera che è stato particolarmente significativo?


Assolutamente, ce ne sono stati diversi. Ricordo però, come se fosse ieri le lezioni di orchestrazione con il Maestro Antonello Mercurio al conservatorio Martucci di Salerno, è stato fondamentale nella mia formazione artistica. Ogni volta che mi trovo di fronte ad una partitura vuota la mia mente ritrova sempre qualche ricordo di quelle lezioni.


Dove cerchi l’ispirazione per le tue composizioni?


Non la cerco! E’ lei che puntualmente trova me.


L'artista ci risponde ad altre domande...


Evito di non vedere niente. Questo è un mestiere tanto bello e tanto precario e delicato allo stesso tempo. Cerco di vivere il presente senza caricarmi di grandi aspettative.


Quali sono gli strumenti che usi per l’esecuzione dei tuoi lavori?

Essendo un direttore d’orchestra ed essendo appassionato della corrente tardo romantica prediligo grandi organici sinfonici.


Oltre alla musica quali sono le tue passioni?


Sono tifoso della squadra della città dove sono nato, milita nella terza divisione nazionale e difficilmente riesco a farne a meno. Mi piace cucinare e adoro i cani.


Cosa vedi nel tuo futuro musicale?


Evito di non vedere niente. Questo è un mestiere tanto bello e tanto precario e delicato allo stesso tempo. Cerco di vivere il presente senza caricarmi di grandi aspettative.



Bio artista

Nato a Salerno nel 1986, debutta a 24 anni dirigendo a Roma l'opera Madame Butterfly di G. Puccini. Dal 2016 è direttore artistico e musicale dell'Orchestra Sinfonica di Salerno Claudio Abbado. Laureato con il massimo dei voti in direzione d'orchestra al Conservatorio "G. Verdi" di Milano, in Musica applicata ai contesti multimediali, in Composizione multimediale e in Pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno. Ha studiato composizione con Lucia Ronchetti, Raffaele Grimaldi e Massimo Botter e direzione d’orchestra con Nicola Hansalik Samale, Vittorio Parisi e Gianluigi Gelmetti. Ha diretto in concerto numerose orchestre, tra cui: Venice Chamber Orchestra, Festival Bellagio Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Ensemble Contemporaneo (Salerno), l’Orchestra Filarmonica Campana, l’Orchestra Filarmonica di Benevento, l’Orchestra Sinfonia La Verdi di Milano, l’Orchestra Sinfonica I Pomeriggi Musicali (Milano), l’Orchestra della Fondazione Bulgaria Classic (Siena), l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio G. Verdi di Milano, l’Orchestra Corelli Chamber (Roma), G. O. R Grande Orchestra Reale (Caserta) e l’Orchestra Sinfonica di Salerno Claudio Abbado. Alcuni suoi lavori orchestrali sono puntualmente presenti nelle stagioni concertistiche dell’Orchestra Sinfonica Ensemble Contemporaneo e dell’Orchestra Filarmonica Campana dove hanno riscosso ampi successi di critica e di pubblico, come Festa Mobile (2011 - pubblicato per le Edizioni Gaia) Apokalipsys (2011) per soli, coro e orchestra, East Wind (2011) per orchestra, Eclissi (2012) per elettronica ed orchestra, Dorian Gray Ouverture (pubblicato per le Edizioni OMK-Da Vinci Giappone) e Amore e Psiche (pubblicato per le Edizioni OMK-Da Vinci Giappone) poema sinfonico per violino e orchestra.



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