Nell’affaire Marilyn Manson arriva una nuova voce: un’altra ex fidanzata ha intentato una causa contro il cantante, affermando che lui l’avrebbe stuprata e avrebbe minacciato di ucciderla, come riporta TMZ. La donna, che ha iniziato a frequentare Manson nel 2011, racconta anche che lui le avrebbe mostrato un video chiamato Groupie, in cui lega una giovane fan a una sedia, la costringe a bere un bicchiere di urina e la minaccia con una pistola. Una fonte vicina a Manson ha rifiutato di commentare, ma afferma che il video fosse «un cortometraggio sceneggiato» girato da Joseph Cultice, regista, fotografo e frequente collaboratore di Manson. Afferma anche che la donna nelle immagini era un’attrice, apparsa in precedenza nel video di Manson per Long Hard Road From Hell. La causa è l’ultima di una recente serie di accuse di aggressione e abusi contro Manson. All’inizio di questo mese, una ex assistente ha citato in giudizio il musicista per violenza sessuale, percosse e molestie. Ad aprile, l’attrice Esmé Bianco ha denunciato Manson per violenza sessuale e percosse, sostenendo di essere stata violentata, inseguita con un’ascia e ferita con un coltello. A febbraio, l’attrice Evan Rachel Wood aveva puntato il dito contro Manson come suo presunto abusatore. In precedenza la Wood aveva già fatto delle dichiarazioni ai legislatori che cercavano di estendere la prescrizione per i crimini che coinvolgono la violenza domestica, ma si era rifiutata di identificare il suo aggressore. Manson è attualmente indagato dal dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles per accuse che riguardano incidenti di violenza domestica avvenuti tra il 2009 e il 2011, quando viveva a West Hollywood. All'inizio di questa settimana, è stato emesso un mandato per il suo arresto nel New Hampshire per due reati minori di aggressione, derivanti da un incidente durante il suo concerto del 18 agosto 2019 al Bank of New Hampshire Pavilion.
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