In occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down, il prossimo 21 marzo, Sting presterà la voce per “The Hiring Chain”. L’iniziativa è nata per sensibilizzare i datori di lavoro ad assumere una persona con la Sindrome di Down. Non è solo un modo per cambiare la vita del diretto interessato ma è anche un modo per dare vita a un circolo virtuoso che può generare nuove opportunità per tutti. Con questi intenti CoorDown - Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down ha lanciato la campagna internazionale chiamata proprio “The Hiring Chain”. L’inclusione è importante e, soprattutto in tempi di pandemia, scegliere di assumere un lavoratore con la Sindrome di Down è un modo per creare una “reazione a catena” che fa delle pari opportunità il fulcro di un cambiamento di passo nel mondo del lavoro. Sting e CoorDown hanno raccolto la sfida e, andando contro una crisi mondiale senza precedenti, vogliono affermare che l’inclusione lavorativa è un diritto di tutti ma anche un contesto di crescita per la società e per le aziende. Il brano “The Hiring Chain” è nato a supporto della causa di CoorDown, grazie al lavoro di Diego Perugini e Alessandro Cristofori, musicisti di Sarteano (Siena). I due dopo aver scritto il brano, hanno preso contatti con Sting per chiedere all’ex Police di “prestare” la sua voce per questa nobile causa. La risposta dell’artista è arrivata immediatamente e si è subito detto onorato di partecipare all’iniziativa per una causa così importante. Parlando della nascita di “The Hiring Chain” Diego Perugini e Alessandro Cristofori hanno detto: “Abbiamo scritto una mail a Sting, spiegando lo scopo benefico dell’iniziativa e abbiamo inviato il testo e la musica e lui, dopo qualche giorno, ci ha inviato la traccia della sua voce; perfetta”. Dal canto suo Sting, che non ha esitato un momento a mettersi in gioco per la causa, ha detto: “Sono onorato di partecipare all’iniziativa. Assumendo un ragazzo con la Sindrome di Down tu puoi dare vita ad una catena virtuosa: più gente vede persone con la sindrome di down che lavorano, più loro saranno riconosciuti come bravi dipendenti e altri ancora saranno assunti”. Nel video del brano cantato da Sting possiamo vedere i benefici di questa catena virtuosa di assunzioni che, in breve tempo, potrebbero portare a una completa inclusione di lavoratori con la Sindrome di Down. L’idea è che dando il buon esempio, la solidarietà e l’inclusione possano diffondersi a macchia d’olio e coinvolgere tutti i settori dell’economia dall’agricoltura fino alle grandi aziende. Si parla di una sfida ambiziosa ma non di un progetto impossibile. Sting e CoorDown hanno sollevato una questione importante che potrebbe realmente cambiare la vita delle persone, in prospettiva di un mondo più equo per tutti, dove le pari opportunità e l’inclusione siano parte integrante del cambiamento.
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