Il pianista e compositore Stefano Bollani e l'Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, diretti da Paolo Silvestri, sono stati ieri, domenica 5 settembre, i protagonisti di una serata sotto le stelle all'insegna della musica di alta qualità. "È un piacere suonare con l'Orchestra Verdi, non accadeva da una decina d'anni, è un piacere farla dirigere da Paolo Silvestri, che è la persona che ha orchestrato con me il Concerto Azzurro, è un piacere avere Bernardo Guerra alla batteria e soprattutto eccoci qua. Questo posto non l’avevo ancora visto anche se qui a Milano sono nato e ci abito da 45 anni, sono contento, è un posto meraviglioso, ci sono i bambini che giocano, c'è la città a un passo e c’è la natura, l'ideale per tentare di tenere viva la relazione tra la natura e la città”, queste le parola del celebre pianista prima di salire sul palco. Il grande concerto gratuito, offerto dalla Fondazione Riccardo Catella, tenutosi al Bam - Biblioteca degli Alberi di Milano per il rientro in città, è stato uno straordinario successo, oltre seimila le persone che hanno assistito a “Back to the City Concert - La grande musica classica nel Parco”. Un appuntamento giunto alla sua terza edizione che quest’anno diventa ancor più significativo, considerando il periodo storico che stiamo vivendo per via della pandemia. Un appuntamento che unisce improvvisazione e musica colta e vuol essere anche un messaggio di speranza per il futuro. Il pubblico accomodato sul tappeto verde dell’Area Cedri di fronte al palco, ha potuto infatti rivivere il piacere di uno spettacolo dal vivo dal grande impatto emotivo. L'esibizione si è aperta sulle note di 'A Rose Among Thorns', tratta dalla colonna sonora di 'The Mission', tributo al Maestro Ennio Morricone, a seguire, Bollani e i 55 elementi de La Verdi si sono esibiti in 'Concerto Azzurro', omaggio del compositore al quinto chakra, azzurro appunto, quello della gola e dell'espressione creativa, per chiudere con una delle più famose composizioni di George Gershwin, 'Rhapsody in Blue'. “Abbiamo scelto due colori e due autori (parlo di me in terza persona) che cercano di unire linguaggi diversi, cercano di tenere insieme linguaggi che tradizionalmente vengono reputati differenti, per ricordarci che la musica è una sola, noi usiamo diverse parole per descrivere le musiche, reggae, classica, da camera, jazz, rock, pop e funk, ma sono etichette che diamo per poterci capire, la musica è una sola e speriamo stasera di ricordarcelo”. Back to the City Concert è uno degli appuntamenti di spicco del programma culturale di BAM, che offre ai cittadini oltre 200 BAMoment all’anno, sempre gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza. Un teatro a cielo aperto dove performance, musica, arte, cinema, poesia e scienza trovano spazio tra gli alberi, sempre all’insegna del binomio natura-cultura. I suoi contenuti si sviluppano sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, declinati su quattro filoni: #openairculture, #nature, #wellness, #education. Da settembre 2019 a oggi, BAM ha coinvolto circa 47.000 persone. Il Parco può contare anche su una green community di oltre 940 BAMFRIEND e volontari, provenienti da tutte le parti d’Italia. Il concerto è realizzato grazie al contributo del Comune di Milano, di Mapei in qualità di Partner, di Fondazione Fiera Milano come Supporter e di ATM in quanto Partner Tecnico. Sempre al fianco di BAM, UniCredit e i due Park Ambassador, Volvo e Assiteca, che con COIMA, Park Developer & Supporter, rendono possibile oltre a Back to the City Concert l’intera stagione culturale del Parco.
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