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La Notte della Taranta: quest'anno solo mille posti al Concertone. Il 4 settembre in diretta su RAI1

Immagine del redattore: RedazioneRedazione

Non sarà neanche quest'anno il Concertone di sempre, affollato da migliaia di persone. Ma sarà comunque una Notte della Taranta all'insegna del valore della libertà, anche in senso di "liberazione", della voglia di rinascere. E del coraggio, il coraggio di andare in scena nonostante tutto. Di suonare, e far vibrare i tamburelli. Una taranta rock, ha detto uno dei due maestri concertatori, Enrico Melozzi, compositore e direttore d'orchestra che insieme alla giovanissima Madame ha curato l'edizione numero 24 della manifestazione. Ancora una volta limitata dal Covid: ci sarà posto solo per mille persone: tutti seduti e con posto assegnato, prenotato con una cauzione in netto anticipo. Superospiti il Volo e Al Bano, anche voce narrante del concerto che andrà in scena sabato 28 agosto alle 21:30 e sarà trasmesso per la prima volta su Rai 1, in differita alle 23:15 del 4 settembre. Oggi la presentazione del mega evento, all'insegna delle contaminazioni tra tradizione e sonorità d'ultima generazione. A vestire l'Orchestra Popolare, il Corpo di ballo e Madame sarà la casa pugliese IJO, emblema della moda di lusso sostenibile. L'artista 19enne, ballerà e canterà: Marea, Rondinella e Diimmi ca nu me voi ca su piccinna, in parte da lei stessa riscritte. "Penso proprio che inizierò da qui - ha raccontato - da questi giorni, ad amare tutto quello che di nuovo vedo. Amare per me significa comprendere. Amerò e comprenderò questa edizione e cercherò di portarla con le mie parole, a tutti", non celando l'entusiasmo per l'invito ricevuto e per il lavoro fatto nelle scorse settimane. La difficoltà con il linguaggio? "Sono cresciuta con De Andrè", ha spiegato. E da lui ha imparato a includere ogni forma linguistica, musicale e artistica in un repertorio aperto al nuovo e al vecchio. La voce narrante, del resto, sarà quella di una colonna della musica italiana, Albano Carrisi, cantante di Cellino San Marco (Brindisi), per la prima volta sul palco della Taranta: "Farò di tutto per superarmi, farò di tutto per calarmi in questa realtà pugliese che non conosco", ha scherzato. "Farò di tutto di più - ha aggiunto - ma questo di più non lo voglio dire, lo voglio fare". E infine: "Dopo sessant'anni di carriera - ha proseguito - il futuro lo vedo ancora molto bello, molto attivo". Sul palco anche i tre "ragazzi" del Volo, per la cui esibizione pure si prevede una contaminazione di generi. A tenere unite tutte le anime della Taranta 2021, oltre a Madame e alla sua "filosofia" contemporanea, c'è Melozzi che al concetto di liberazione, ne ha voluto aggiungere un altro, per lui non meno importante: il "coraggio". "Fare questo lavoro dopo quello che abbiamo vissuto è di sicuro una liberazione dell'anima - ha affermato - mentre il coraggio è la componente che in questa fase serve all'artista e servirebbe anche ai politici per dar vita alla musica, liberarla realmente". Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il coreografo Thomas Signorelli, il presidente della Regione Michele Emiliano, il presidente della Fondazione, Massimo Manera, la sindaca di Melpignano, Valentina Avantaggiato e Angelo Mellone, vicedirettore di Rai Uno e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha lanciato un appello all'accoglienza: "Se c'è un messaggio chiaro che viene dalla Puglia è che noi siamo pronti ad accogliere".


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