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La Filarmonica Toscanini suona al Festival Respighi di Bologna

Il confronto fra le musiche di Ottorino Respighi e quelle di Giuseppe Martucci e Ferruccio Busoni costituiscono il programma del secondo concerto sinfonico che il Festival Respighi di Bologna proporrà il 25 settembre alle 20.30 al Teatro Duse. Uno dei principi della manifestazione bolognese, giunta alla terza edizione, è, infatti, proprio quella di accostare alla figura di Respighi quelle di altri compositori italiani a lui coevi, spesso trascurati nelle tradizionali stagioni concertistiche. Altra caratteristica del Festival promosso da Musica Insieme è quella di essere realizzato con la collaborazione di altre istituzioni del territorio, a partire da quella con la Fondazione Toscanini di Parma. Sarà infatti proprio la Filarmonica Toscanini la protagonista di questo appuntamento con la bacchetta di Francesco Cilluffo. Solista della serata, invece, la violinista Francesca Dego che ha da poco inciso il Concerto in re maggiore per violino e orchestra Op. 35 di Busoni, registrazione che solo una decina di giorni fa si è aggiudicata il Premio Abbiati della Critica Italiana. Quest'anno ricorre il centenario della morte di Ferruccio Busoni, e dunque la presentazione di quel brano, oltre che evento celebrativo, farà apprezzare una partitura poco conosciuta: "Uno dei motivi per cui mi sono innamorata del Concerto per violino di Busoni - ha detto Dego - è il fatto che sia permeato dello spirito del Concerto per violino di Brahms, le cui allusioni emergono a volte come omaggio diretto e a volte come spettro inevitabile". A seguire, Francesco Dego eseguirà Leggenda per violino e orchestra P36 di Respighi, una sorta di Méditation di Jules Massenet, ma in chiave italiana. La serata verrà aperta dal celeberrimo Notturno N. 1 Op. 70 di Giuseppe Martucci, il brano che Arturo Toscanini avrebbe dovuto eseguire a Bologna nel maggio 1931 per commemorare il suo amico Martucci se non fosse stato preso a schiaffi da alcuni fascisti davanti al Teatro Comunale per essersi rifiutato di dirigere gli inni del regime. Fu proprio Respighi a mediare con i gerarchi e ottenere di accompagnare il maestro al treno la sera stessa. In chiusura di programma, Francesco Cilluffo dirigerà il Trittico Botticelliano per piccola orchestra, sempre di Respighi.


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