La Bamberger Symphoniker, considerata tra le migliori orchestre tedesche, aprirà il 12 novembre nella Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra che per 4 giorni proporrà le esibizioni di complessi orchestrali e corali, solisti e direttori di grande prestigio in quattro basiliche papali. Sul podio della prestigiosa compagine, al debutto al Festival, salirà alle 21 il suo direttore principale Jakub Hrůša, che è anche direttore ospite principale dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per l'esecuzione del Ein Deutsches Requiem di Brahms con le voci soliste del soprano Christina Ladshamer e del baritono Kostantin Krimmel e il Coro ceciliano. In mattinata il cardinale Angelo Comastri celebrerà la Messa nella Basilica di San Pietro nel corso della quale saranno commemorati i 150 anni dalla nascita di don Lorenzo Perosi, che fu direttore perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina. Il Coro del Vicariato, diretto da Temistocle Capone, eseguirà la sua Missa Secunda Pontificalis composta nel 1906. La ventunesima edizione del Festival, organizzato dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra con il patrocinio e la presidenza di Max Michael Schlereth e la presidenza generale affidata al fondatore Hans-Albert Courtial, proporrà appuntamenti a ingresso gratuito. Il 13 novembre, ancora alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, la Bamberger Symphoniker eseguirà la Sinfonia n. 9 di Anton Bruckner. Per la musica sacra contemporanea il 14 novembre è in programma la prima esecuzione nella Basilica di San Giovanni in Laterano del Vespro Universale, del compositore Andrea Mannucci su testo di Papa Francesco tratto dalla preghiera del 27 marzo 2020 che il Pontefice tenne in piena pandemia a San Pietro. Ad eseguire la cantata sarà l'orchestra L'Appassionata, giovane formazione da camera nata nel 2019, diretta da Claude Villaret. La chiusura del Festival, il 15 nella Basilica di Santa Maria Maggiore, è affidata all'Orchestra e Coro della Cappella Ludovicea, diretta da Ildebrando Mura, affiancata dal Coro e dalle voci soliste della Cappella Liberiana, nel Magnificat di Bach al quale seguirà il Dixit Dominus di Vivaldi e Zadok the Priest di Händel.
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