Intervista al pianista e compositore di "Lontano dal caos". Fra le sue ispirazioni la musica classica, la soundtrack e il minimalismo.
Un artista sensibile e completo.
"La passione per la musica è il presupposto indissolubile nel campo musicale quando la si vuole far diventare anche una professione, non la puoi mettere in un angolo e far finta che non esista, essa ti spinge dal didentro non pensi nemmeno sia una professione, ma quasi una vocazione, una missione da compiere al meglio per il piacere tuo e di chi ascolta"
1. Qual è stata la molla che ti ha portato a rendere la musica da passione a professione?
La passione per la musica è il presupposto indissolubile nel campo musicale quando la si vuole far diventare anche una professione, non la puoi mettere in un angolo e far finta che non esista, essa ti spinge dal didentro non pensi nemmeno sia una professione, ma quasi una vocazione, una missione da compiere al meglio per il piacere tuo e di chi ascolta.
2. Puoi raccontarci qualcosa sul tuo nuovo lavoro musicale “Lontano dal caos”?
Io amo molto il silenzio, purtroppo oggi nel mondo ce n’è poco, i grandi artisti del passato ne avevano tanto, e sono nate grandi opere. “Lontano dal caos” è una ricerca di sonorità impalpabili, che in alcuni brani sfiorano il silenzio, è un invito a chi ascolta a estraniarsi dal “Caos”per un po’ e a riconciliarsi con se stessi e la propria natura.
I brani sono di genere diverso, minimalisti; Chiaroscuro, Sky night e Lontano dal caos, pop-melodici; For love, First look e Syncopate, più classici Improvviso al pianoforte e Prelude 55.
Vittoriano ci svela...
"Mi piacciono tutti i grandi musicisti in particolare, Beethoven, Mozart,Chopin, Schumann,Tchaikovsky, Debussy, Rachmaninov. Mi piace molto anche il genere soundtrack: Morricone, J.Williams, Zimmer e ascolto molta musica minimalista"
3. Quali sono i generi musicali che ami ascoltare (e chi in particolare artista/gruppo)?
Musica classica, per la quale è nata la mia passione per la musica, mi piacciono tutti i grandi musicisti in particolare, Beethoven, Mozart, Chopin, Schumann,Tchaikovsky,Debussy, Rachmaninov. Mi piace molto anche il genere soundtrack: Morricone, J.Williams, Zimmer e ascolto molta musica minimalista, anche se, penso che il germe del minimalismo già esistesse nel ‘700/800, per esempio in alcune composizioni strumentali di Bach e non solo lo si riscontra palesemente.
4. C’è un episodio (o un incontro) nella tua carriera che è stato particolarmente significativo?
Più che uno in particolare, ho avuto più di un incontro, di persone o musicisti alcuni anche molto noti che hanno ascoltato e apprezzato molto i miei lavori e in alcuni casi hanno anche suonato in concerto le mie musiche, incitandomi a non desistere mai dal continuare a comporre, questo mi è stato di molto aiuto.
"La vita è come una “colonna sonora infinita”, siamo noi gli attori, ognuno di noi scrive la sua, e ogni stato d’animo, ogni ricordo deve essere colto al volo per tramutarlo in note, basta ascoltarsi"
5. Dove cerchi l’ispirazione per le tue composizioni?
In nessun posto o cosa in particolare, ma nel mio passato e nel mio presente, la vita è come una “colonna sonora infinita”, siamo noi gli attori, ognuno di noi scrive la sua, e ogni stato d’animo, ogni ricordo deve essere colto al volo per tramutarlo in note, basta ascoltarsi.
6. Quali sono gli strumenti che usi per l’esecuzione dei tuoi lavori?
Il pianoforte naturalmente, ho anche una home station con computer e software di ultima generazione e annessi e tanta tecnologia.
7. Oltre alla musica quali sono le tue passioni?
Il calcio, a volte quando posso vado a giocare a calcetto, la lettura, gli scacchi, i film e documentari storici e bibliografici, amo viaggiare e visitare città e musei e chiese, sono sempre avido di conoscenza, tutto ciò mi lascia delle sensazioni forti che mi ispirano.
8. Cosa vedi nel tuo futuro musicale?
Tanti tasti in bianco e nero! Sto già scrivendo altri brani e ho idee per altri, e qualcosa in sospeso da riprendere, in più in questi giorni natalizi uscirà il mio nuovo singolo “Interlude”.
Bio Artista
Vittoriano di Grazia ha studiato pianoforte, composizione diplomandosi in vari conservatori italiani e proseguendo gli studi in canto e direzione d’orchestra. Ha suonato in varie città d’Italia: Torino, La Spezia, Firenze, Sorrento etc. Ha seguito i corsi di analisi musicale presso il S.i.d.a.m con il maestro Marco de Natale (Milano, Napoli). Ha pubblicato composizioni e riduzioni pianistiche con Sonzogno, Santabarbara, Berben le quali sono state eseguite o dirette in concerti pubblici dai maestri L. D’Elia, E. Volpe, N. Salza, L. Ottaiano, L. de Gennaro, S. Deidda, M. Squillante. Ha frequentato come effettivo i corsi di perfezionamento per colonne sonore di Stelvio Cipriani (Roma ‘98). Ha collaborato con il C.A.M (Centro Arte Musica) a Napoli per i seminari internazionali di interpretazione musicale dall’87 al '92, in collaborazione con la Regione Campania e tenuti da Donatoni, Short, Pennella, Darràs, Caracavallo, Camicia, Gaudino, Lanzetta, Prencipe, Vizioli, Yaslicam. Con la Blue Spiral Records ha di recente pubblicato due metodi didattici che hanno riscontrato un notevole successo in ambito accademico: “Metodo teorico/pratico di Lettura della Partitura” e “Chiavi Antiche”. Attualmente è docente di Lettura della Partitura presso il Conservatorio di musica di Salerno.
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