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I cento anni di Bruno Canfora: in uscita due discografiche

Un singolo digitale contenente due preziosi provini originariamente pensati per Mina e una raccolta di 15 brani inediti composti per la televisione e registrati negli anni '60 dal maestro con la sua Orchestra, celebre per lo stile innovativo che fonde jazz e musica sinfonica. L'etichetta Four Flies Record celebra Bruno Canfora nel centenario della nascita, il 6 novembre, con due uscite discografiche di una serie che si completerà nel 2025. Nella prima pubblicazione il grande compositore e direttore d'orchestra canta accompagnandosi al pianoforte i brani Disamore, sviluppato da un tema secondario del film La banda del trucido, e Sì o no, con i testi del paroliere Giorgio Calabrese. L'altra, intitolata Romantica, comprende composizioni tra cui spiccano due temi della commedia musicale Addio Giovinezza diretta da Antonello Falqui nel 1968, con un duetto straordinario dei protagonisti Nino Castelnuovo e Gigliola Cinquetti. Bruno Canfora (Milano, 6 novembre 1924 - Piegaro, 4 agosto 2017) ha avuto un ruolo cruciale nell'industria musicale italiana dagli anni '50 agli anni '90. Ha venduto milioni di dischi con brani indimenticabili come Il ballo del mattone e Il Geghegé di Rita Pavone, Stasera mi butto di Rocky Roberts, e Da-da-umpa delle Gemelle Kessler. Le sue apparizioni accanto a Mina, in centinaia di trasmissioni televisive, e nelle gag con Paolo Panelli che lo provocava in romanesco con la domanda-tormentone 'Canfora, che famo?', hanno contribuito a consolidare la sua elegante presenza nella memoria collettiva. Per la grande artista di Cremona, Canfora ha arrangiato successi senza tempo come Mi sei scoppiato dentro il cuore, Sono come tu mi vuoi, Vorrei che fosse amore e Brava, per la quale ha scritto anche il testo. Nonostante il suo passato prestigioso, molte delle composizioni di Canfora, in particolare quelle per la tv e la pubblicità, non sono mai state pubblicate e sono rimaste in gran parte dimenticate. Questo progetto di riscoperta è stato reso possibile grazie al ritrovamento di circa cinquanta nastri nell'archivio della famiglia Canfora, accuratamente digitalizzati, restaurati e rimasterizzati dall'etichetta romana. Canfora dagli anni '30 ha studiato pianoforte e oboe al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Dal 1945 ha cominciato a esibirsi nelle radio e nei locali con la sua Orchestra e in formazioni più ridotte. Dagli anni Cinquanta è passato dalla radio alla televisione, e dal cinema al teatro. Negli anni '60 ha firmato una serie di successi che hanno fatto la storia della canzone italiana. La sua popolarità è esplosa anche grazie alla Rai, dove ha composto e diretto le musiche di programmi come "Studio Uno" e "Canzonissima". Nel 1961 ha guidato l'Orchestra del Festival di Sanremo e ha compiuto una memorabile tournée in Giappone con Mina. Ha scritto anche musiche per il cinema ma il genere in cui il suo estro musicale è emerso maggiormente è la commedia brillante. Nel 1967 è andato in scena al Teatro Sistina Viola, violino e viola d'amore, scritto da Garinei e Giovannini, dove le sue musiche accompagnavano le Gemelle Kessler ed Enrico Maria Salerno. È stata poi la volta di Angeli in bandiera (1969) con Milva e Gino Bramieri, seguito da Promesse… promesse (1970), con Johnny Dorelli e Catherine Spaak, fino al trionfo di Amori miei, scritto da Iaia Fiastri e rappresentato in tutta Italia da Ornella Vanoni, Duilio Del Prete e Gianrico Tedeschi. Alla fine della sua lunga carriera Canfora è tornato alle radici guidando l'orchestra sinfonica del Teatro Massimo di Palermo, con la quale ha sperimentato la sua grande passione per il jazz sinfonico, curando arrangiamenti su musiche di Cole Porter, George Gershwin e molti altri.


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