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Golpe! canta L'ultimo dei miei cani: il video

L'artista senza volto si nasconde dentro a un personaggio al di fuori dei confini della normalità e che è già una leggenda metropolitana. Il video è accompagnato da un testo originale del musicista misterioso. Io sono GOLPE!, un artista e un produttore musicale. Ho scelto di non mostrare il mio volto, perché per il momento non riuscirebbe a rappresentare l’identità di questo nuovo progetto artistico. GOLPE! non appartiene solo a me che scrivo adesso. Non sono solo. GOLPE! è frutto di un collettivo di musicisti. È un progetto che nasce da un lavoro di squadra, che ha come obiettivo quello di portare la musica in primo piano, senza vestirla di immagini acchiappa like e cuoricini. La musica è la vera protagonista di ogni gesto, ogni racconto, ogni modo per dialogare con il pubblico. La mia voce si fa solo portavoce di una sensibilità e creatività complessa, che nasce dalla musica e per la musica, senza ricorrere a un’immagine precisa che ne definisca l’identità. Infatti, abbiamo intenzione di dare (o prendere in prestito) un volto nuovo ad ogni canzone, e non fare il contrario. Nel caso de “L’ultimo dei miei cani”, l’immagine scelta per rappresentare lo spirito di GOLPE! è quella del signor Efrem, un anziano vicino di casa con cui abbiamo condiviso momenti significativi, sorprendenti e pieni di affetto. Al primo sguardo abbiamo percepito tutta la poesia della sua vita: un’esistenza di eccessi, forse di errori, sicuramente di contraddizioni tipiche dell’umanità fuori dagli schemi, fatta di confusioni e separazioni, motociclette sparate ad alta velocità, tra salute ballerina e folle solitudine… Però, devo dire che la canzone è stata scritta molto tempo prima dell’incontro con Efrem. Tuttavia, ho capito che c’era un filo conduttore profondo tra quello che avevo bisogno di cantare e la voglia di Efrem di “succhiare tutto il midollo della vita”, fino all’ultimo istante. In questa canzone c’è la necessità di comporre, di avere il coraggio di scegliere, anche a costo di sbagliare, di non volersi mai guardare indietro e accorgersi di non aver provato tutto quello che si sarebbe voluto fare. E poi c’è anche un pizzico di ironia che ci salva dalla nostalgia serale, dalla paura di non aver fatto, scritto, detto abbastanza. È con questo spirito che il singolo di esordio di GOLPE! ha visto la luce. Con questo intento è stato immaginato e girato il videoclip, tra il sogno notturno e la fantasia ad occhi aperti di un folle che non si arrende alla sua stanchezza, al tempo che lo rincorre come un assassino. Questo signore, dolce e irriverente, coperto di vestiti appariscenti e improbabili (indossa la felpa acetata del Brescia anche se lui è di Bergamo), sotto il peso di un’enorme collana d’oro, si aggira tra le luci di un parco di divertimenti di provincia, reggendosi su un bastone con la leggerezza di cui solo un bambino sarebbe capace. Si perde divertito tra le attrazioni luminose e chiassose, come a volersi riprendere il tempo che non ha più a disposizione, quello senza pensieri e privo di preoccupazioni, quasi come per “lasciare tutto quanto alla noia / Una volta per tutte / e non pensare al perché…”. Ora che questo signore è scomparso, è a lui che vogliamo dedicare la prima uscita di GOLPE! in attesa del prossimo capitolo musicale. >>


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