Ciao a tutti, mi chiamo Anna, in arte Emily Breva. Mi piace raccontare attraverso la musica quello che mi sta intorno, quello che immagino, quello che vivo. La musica mi è sempre stata accanto ed io ne ho sempre seguito il richiamo fino ad innamorarmi di tutte le sue sfumature, apprezzandola a 360 gradi. Le mie sonorità di riferimento sono Erikah Badu, Pino Daniele, Lamb, Nina Simone e tanti altri. Inizio a scrivere fin da piccola e decido di frequentare un liceo ad indirizzo musicale per poter conoscere sempre meglio quel mondo che tanto mi affascina. Proseguo il mio percorso formativo presso varie scuole di musica di Milano e soprattutto mi circondo di amici musicisti con i quali creare nuovi accompagnamenti per i miei racconti. Nel 2018 pubblico il mio primo EP "Giungla", ottenendo delle buone recensioni. Attualmente ho finito di lavorare al secondo E.P., cercando di dare a quest'ultimo un sound elettro blues, genere che mi ispira profondamente. Il disco è stato arrangiato insieme a Max Zanotti. È un EP di 6 brani che mi raccontano in quello che sono e sono stata. Il primo singolo che verrà distribuito da Maniinalto!. Si intitola Io non ho visto niente. È un brano che apparentemente parla di una storia d'amore complessa dove la protagonista è una donna che vede il proprio uomo con un'altra fingendo di non vedere. Perché lo fa? Forse per tanti motivi, perché sa che lui è più giovane di lei e ha bisogno in un certo senso di vivere una vita che a lei non appartiene più, lo ama talmente tanto che in apparenza tollera questa situazione ma dentro si distrugge, dentro non trova pace. Questo si collega a mio avviso a più realtà non necessariamente di natura sentimentale. Ci sono situazioni nella vita reale dove a volte si fa finta di non vedere qualcosa che non ci piace, che non troviamo corretto, che ci fa soffrire e che ci fa ingoiare bocconi amari o che, semplicemente per poco coraggio, decidiamo di non cambiare. Questo fare finta però porta solo a consumarci e a distruggere la nostra personalità tanto da non sapere neanche chi abbiamo realmente davanti. Nello special infatti la protagonista della canzone grida il “non sapere”, è un urlo di liberazione che spezza qualcosa di questo vortice in cui è entrata. Musicalmente è il singolo che rispecchia a pieno l'anima dell'EP. Il video è stato ideato insieme ad Andrea Palamara di Akrastudios. Il regista ha lavorato sulla dualità del testo e sullo schema cinematografico “lui- lei l'altra”, cercando di giocare un po' con le simmetrie, gli scambi di ruolo di persona e, a livello cromatico, con il cambio dei colori e gli opposti bianco/nero. Ha voluto tradurre la melanconia del testo usando come sfondo il brullo paesaggio della pianura d'inverno.
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