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Anna Tatangelo: "È ora pensare a me stessa"

La nuova Anna Tatangelo riparte da sé stessa. È uscito l'album Annazero, che - come lascia intuire il titolo - rappresenterà una rinascita per la cantante: un cambiamento sia musicale che umano, per ricominciare da zero. "E pensare finalmente a me stessa", anche dopo la fine della lunga storia con Gigi D'Alessio. "La mia vita privata è sempre stata più in primo piano della mia vita artistica. Non rinnego nulla, ma ho dovuto sudare quello che ho conquistato". Anna ha cambiato pelle, ha lasciato le atmosfere rassicuranti del pop per avvicinarsi all'urban. Una svolta iniziata quasi per gioco circa due anni fa, dopo l'incontro con Achille Lauro, che con lei e Boss Doms ha riarrangiato in versione 2.0 Ragazza di periferia, il brano che nel 2005 l'ha portata sul podio di Sanremo (dopo la vittoria tra le Nuove Proposte nel 2002, a 15 anni), lanciandola sulla scena nazionale. Da lì la scoperta di un nuovo mondo e nuove collaborazioni, di cui il nuovo disco è pieno (anche a livello di produzione, con Danti, Livio Cori, Emis Killa, per citarne alcuni). "E sono tutte nate per amicizia e per stima reciproca, senza intermediari". Annazero è stato anticipato da Guapo con Geolier e da "Fra me e te in duetto con Gemitaiz, nomi di punta del rap italiano, e dall'ultimo singolo "Serenata". "Mi sono rimessa in gioco, con un senso di leggerezza che non avevo prima - racconta l'artista -. E stranamente nessuno ha storto il naso, ma anche se lo avessero fatto sarei andata avanti per la mia strada, con la voglia di stravolgere tutto. È sempre difficile uscire da un genere nel quale vieni incasellato, ma crescendo si acquisisce più consapevolezza. E dunque anche la forza e il coraggio di uscire da certi recinti e mettersi alla prova". Nel disco - aggiunge ancora - "c'è la 'donna' in tutte le sue sfaccettature, in un mondo in cui la donna viene considerata subalterna. C'è ancora un maschilismo ridicolo, come quello che è emerso alla Partita del Cuore nei confronti di Aurora Leone, ma mi auguro che sia sempre più limitato. Mi basto da sola, canto in Guapo, e non è cliché". Per Anna Tatangelo, questo nuovo progetto "non è paragonabile a nessuno dei miei dischi precedenti. È cambiato anche il mio modo di approcciare il lavoro: oggi passo la maggior parte del tempo in studio". Ma di quella ragazzina che a 15 anni vinceva il festival di Sanremo tra i Giovani cosa è rimasto? "L'ho ritrovata, anche se con difficoltà. E dopo aver azzerato quello che c'è stato prima. Per tanto tempo la gente si stupiva perché quando salivo sul palco sapevo 'anche' cantare, non c'era solo il look o la mia vita privata. È una cosa che mi ha sempre ferito, ma oggi non mi interessa più. In America nessuno si stupisce se Jennifer Lopez posa nuda o Dua Lipa cambia immagine: ogni progetto ha un look a sé. E l'Italia dovrebbe rendersene conto. Io? Ora sto bene e penso a me stessa".



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