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Immagine del redattoreRedazione

A Milano prima degli Stomp, musica nasce dagli oggetti

Adrenalina, comicità, ritmo, interazione con lo show: c'è tutto nello spettacolo degli Stomp. La formazione britannica composta da otto attori-percussionisti - e atleti, per reggere due ore sul palco senza intervallo - ha incantato il pubblico milanese con 120 minuti di musica urban riprodotta con tutto ciò che non è una batteria. Lavabi, fiammiferi, accendini, ciambelle gonfiabili, padelle, bastoni, scope, valigie. I performer hanno messo in scena uno dei loro tipici show che di tipico ha anche un'altra cosa: risultare sempre nuovo ogni anno che passa. Al Teatro Lirico 'Giorgio Gaber', riaperto l'anno scorso grazie al lavoro di Matteo Forte e Stage Enterteinment, hanno meravigliato il pubblico, coinvolto nelle loro trame musicali a suon di battiti di mani e piedi. Diversi gli spettatori che durante le varie esibizioni sono rimasti esterrefatti chiedendosi come fosse possibile che gli otto artisti riuscissero a volteggiare in aria, mentre suonavano coperchi e pentole, o accendevano e spegnevano con perfetta sincronia gli accendini che tenevano in mano. Uno dei pregi degli Stomp è che non solo sanno tenere e plasmare il tempo a loro piacimento, ma lo sfruttano con disarmante facilità per dare vita a gag comiche all'interno delle esibizioni. Tanto che le risate prodotte in sala non hanno potuto fare altro che contagiare gli stessi attori, consci della loro inclinazione a strappare sonore sghignazzate tra platea e galleria.


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